Studio di psicologia, formazione e psicoterapia a Verona della dott.ssa Gambacorta Martina cura le problematiche emotive e relazionali quali ansia, disturbi del comportamento alimentare come anoressia e bulimia, depressione e tutto ciò che riguarda la psiche di adulti e minori.
Inoltre si occupa di percorsi formativi sulla comunicazione per aziende e individui.
“Se continui a fare ciò che hai sempre fatto, continuerai a ottenere ciò che hai sempre ottenuto”
Concentrandosi sui problemi emotivi attuali che creano sofferenza portati dalla persona che accede allo studio di psicoterapia, si vanno a identificare gli "schemi ricorrenti", cioè le modalità di risposta difensive ripetitive (cognitive, emotive, comportamentali) che col tempo sono diventate "maladattive", cioè non più sane, partendo dal presente e accompagnando il paziente a ripercorrere gli eventi scatenanti del passato.
Cosi facendo, in un clima neutro e non giudicante, si risale all'origine della sofferenza e con l'aiuto del l'alleanza terapeutica, il continuo contatto empatico e l'uso di tecniche mirate a creare esperienze "correttive e riparativa" si va a ridimensionale l'intensità di ciò che è stato vissuto come traumatico o problematico.
La persona, con l'aiuto dello psicoterapeuta che si avvale dell'uso di tecniche immaginative, cognitive e esperenziali, può all’interno del contesto della Schema Therapy divenire più consapevole del proprio funzionamento, cambiare come essa vive il passato, le emozioni collegate ai ricordi e quindi iniziare a cambiare la propria vita, il proprio modo di percepire sia se stessa che il mondo esterno.
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che avviene, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.
Si sente che veramente il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato. I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.
Dopo l’EMDR il paziente ricorda l’evento ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L’esperienza è usata in modo costruttivo dall’individuo ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo. Cioè il paziente realizza le connessioni di associazioni appropriate, quello che è utile è appreso ed immagazzinato con l’emozione corrispondente ed è disponibile per l’uso futuro.
Se tutti mangiassimo per fame non ci sarebbero problemi di sovrappeso e obesità, non trovate? Eppure il connubio cibo e emozioni, quindi...
Una mia paziente si racconta… Percorso psicoterapeutico. Detto così può spaventare lo so. Come lo so? Semplice, l'ho fatto. Ci vuole una grande...
"Non ce la faccio",“non sono capace“, quante volte ce lo ripetiamo fino a evitare determinate occasioni? L’autosabotaggio è un fenomeno, tipico...
Psicologa Psicoterapeuta a Verona (VR)
Partita IVA 04101430231
Iscritto all'Ordine degli Psicologi Veneto col n. 6291 del 22/01/2008